La Resa

L'atto di Resa nelle versioni in Italiano e in Tedesco. Foto dell'originale.
L’atto di Resa nelle versioni in Italiano e in Tedesco. Foto dell’originale.

Il 22 marzo 1945 l’Arcivescovo di Genova Cardinale Boetto venne ad abitare a Villa Migone, in quanto amico di famiglia. Entrambe le residenze episcopali (il palazzo vescovile del complesso di San Silvestro in stradone S. Agostino – attuale sede della Facoltà di Architettura – e il palazzo della curia di San Lorenzo erano stati gravemente danneggiato dai bombardamenti anglo-americani.

C’era anche un motivo molto pratico che indusse il porporato a scegliere la Villa come dimora: attraverso un varco – oggi, tamponato – era possibile passare dal giardino-terrazza sito al piano nobile al parco di Villa Imperiale, in prossimità di un vialetto carrabile. Questo consentiva al Cardinale, sofferente per una grave cardiopatia, di raggiungere la sua stanza direttamente dall’auto, senza superare scale o dislivelli.

Villa Migone fu scelta quale sede della firma del trattato di pace tra CNL Ligure e truppe tedesche in quanto sede provvisoria della Curia genovese e quindi luogo neutrale. Un altro motivo che indusse a scegliere il luogo per un evento così importante fu il fatto che, all’epoca, la Villa aveva ben tre accessi differenti e, quindi, in caso di problemi nel corso delle trattative, i contendenti e gli intermediari avrebbero avuto una via di fuga ciascuno.

La delegazione italiana era formata dal Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale Remo Scappini, dal dott. Giovanni Savoretti, dall’avv. Errico Martino e dal maggiore della piazza di Genova Mauro Aloni; quella tedesca, giunta a villa Migone nel pomeriggio, era capeggiata dal comandante in capo delle truppe tedesche in Liguria generale Gunther Meinhold accompagnato dal suo vice, capitano H. Asmus e dal sergente Pohl, cha aveva anche funzione di interprete. L’incontro cominciò alle 18 circa del 25 aprile 1945 e, dopo brevi e cordiali trattative, alle ore 19,30 l’atto di resa, stilato in quattro copie, fu firmato dai presenti.

Il testo della resa:

In Genova, il giorno 25 aprile 1945 alle ore 19:30;

tra il sig. Generale Meinhold, quale Comandante delle Forze Armate Germaniche del settore Meinhold, assistito dal Capitano Asmus, Capo di Stato Maggiore, da una parte;

il Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria, sig. Remo Scappini, assistito dall’avv. Errico Martino e dott. Giovanni Savoretti, membri del Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria e dal Maggiore Mauro Aloni, Comandante della Piazza di Genova, dall’altra;

è stato convenuto:

  1. Tutte le Forze Armate Germaniche di terra e di mare alle dipendenze del sig. Generale Meinhold si arrendono alle Forze Armate del Corpo Volontari della Libertà alle dipendenze del Comando Militare per la Liguria;
  2. la resa avviene mediante presentazione ai reparti partigiani più vicini con le consuete modalità e in primo luogo con la consegna delle armi.
  3. Il Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria si impegna ad usare ai prigionieri il trattamento secondo le leggi internazionali, con particolare riguardo alla loro proprietà personale e alle condizioni di internamento.
  4. Il Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria si riserva di consegnare i prigionieri al Comando Alleato Anglo-Americano operante in Italia.

Fatto in quattro esemplari di cui due in italiano e due in tedesco.

 

Le immagini delle bozze e del trattato:

Nella galleria sottostante sono pubblicate per la prima volta le minute delle versioni italiane e tedesche del’Atto di Resa, messe a disposizione dalla famiglia Meinhold, a cui porgiamo i più sentiti ringraziamenti. Le foto delle copie originali dell’Atto di Resa, conservati presso il Museo del Risorgimento di Genova, sono di Federico Grasso.

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